In primo piano
Se nasci calciatore in Brasile il ruolo più difficile che tu possa sceglierti è senza dubbio quello del portiere. Costretto a difendere, invece di creare. Costretto a giocare con le mani, invece che accarezzare il pallone con i piedi. Limitato dall’area di rigore, chiuso, invece di correre libero per il campo.
Lo sapeva bene Moacir Barbosa, portiere del Maracanazo, quanto fosse difficile indossare la maglia della nazionale brasiliana e giocare tra i pali. Lo sapeva benissimo anche Valdir Peres, portiere del Brasile nel mondiale del 1982, scomparso il 23 luglio 2017 per un arresto cardiaco.
Della sua carriera non rimane niente, non un ricordo delle parate, dei rigori salvati, delle smanacciate in angolo. Non rimane niente o quasi. Perché Valdir Peres, per molti, è il portiere della “tragedia del Sarrià”, lo stadio di Barcellona dove il Brasile di Zico, Socrates e Falcao si arrese all’Italia di Bearzot.
Era una delle nazionali verdeoro più forti di sempre. Sarebbe bastato un pareggio contro gli azzurri per accedere al turno successivo. Ma è un Brasile spavaldo, che sa di essere bello e fortissimo. Non vuole accontentarsi di giocare per il pari, vuole vincere, vuole dominare. Si riversa in attacco ma alla prima occasione viene punito da Paolo Rossi. Sotto di un gol i brasiliani si riscattano subito, segna Socrates e poi di nuovo Rossi, segna Falcao e poi ancora Rossi.
L’attaccante italiano è una furia. È l’incubo di Valdir Peres che non riesce in alcun modo a fermarlo. La partita finisce 3-2, il Brasile viene eliminato.
La colpa è solo di una persona. Del portiere. Incapace, inadatto, non all’altezza di una nazionale di fenomeni. Valdir Peres viene espulso dalla seleçao, non sarà più convocato e qualcosa si incrinerà anche nel rapporto con il San Paolo, la squadra di cui difese i pali per oltre dieci anni e di cui, tuttora, è uno dei calciatori più presenti.
Non resta nulla dei campionati brasiliani vinti, dei rigori parati, dei gol salvati. Del portiere resta solo la faccia impaurita al momento del tiro, la rassegnazione nel raccogliere il pallone in fondo al sacco. “Rossi è uno dei miei incubi peggiori – raccontava – ma rimango convinto che se rigiocassimo quella partita, la Seleçao vincerebbe dieci volte su dieci”.
Internazionale
-
L'altra finale
- Martedì, 18 Dicembre 2018
- Autore Gianluca Di Mario
Era l'estate del 2002 e mentre noi italiani stavamo ancora maledicendo un arbitro sudamericano di nome Moreno e il mondiale nippo-coreano giungeva alla sua conclusione, non molto lontano da Tokyo…
Tags: Monteserrat BhutanRead 127 timesPallone d'Oro, Elia Gorini giurato di SanMarinoRTV: "Finita un'epoca, poteva essere l'anno di Griezmann. Ada Hegerberg? Fortissima".- Mercoledì, 05 Dicembre 2018
- Autore Redazione
Il calcio volta pagina. Almeno per quanto riguarda il Pallone d’Oro. Cristiano Ronaldo sconfitto, Lionel Messi pure. E intanto, France Football, apre al calcio femminile: Ada Hegerberg dell’Olympique Lione è…
Altri sport
-
Se..BASTA!
- Martedì, 24 Luglio 2018
- Autore Redazione
Siamo al giro 53 del Gran Premio di Germania valido per l’undicesima prova del mondiale 2018 e tutto quello che sembrava già scritto viene stravolto e capovolto. Sebastian Vettel, pilota…
Scandalo Giallo- Venerdì, 20 Luglio 2018
- Autore Redazione
Durante la tappa con arrivo all’Alpe d’Huez valida per il Tour de France 2018 e famosa per le imprese di grandi campioni del passato come il compianto Marco Pantani ci…
Tags: Nibali Tour de FranceRead 1088 timesInterviste
-
ESCLUSIVA | Bonetti: "Juve, attenta all'Atletico. Roma-Porto l'ho già giocata. Schick? Poco carattere".
- Lunedì, 17 Dicembre 2018
- Autore Lamberto Rinaldi
L’ultima volta che Roma e Porto si sono incontrate agli ottavi erano quelli di Coppa delle Coppe, era il 1981, era la squadra di Nils Liedholm. In campo, quel giorno,…
ESCLUSIVA | Diego Lopez: “Donnarumma è un predestinato. E a Messi ho già parato due rigori…”- Venerdì, 07 Dicembre 2018
- Autore Antonio Moschella
A 37 anni si può ancora avere forza e dedizione per continuare ad essere un punto di riferimento. E se si è portiere, ancora di più. È il caso di…
Amarcord
-
El Equipo Fantasma
- Domenica, 14 Ottobre 2018
- Autore Gianluca Di Mario
La Paz, la capitale amministrativa della Bolivia si trova a più di 3500 m d'altitudine, è la capitale più alta del mondo, fare sport ad un'altitudine così elevata non è facile per chi non ci è abituato, l'aria rarefatta riduce le capacità respiratorie e il pallone prendendo più velocità, assume…
Un Raggio di Luna sul derby- Venerdì, 05 Ottobre 2018
- Autore Lamberto Rinaldi
La punizione con cui Kolarov ha squarciato barriera e derby, sabato scorso, è un raggio di luce sparato con una frattura al piede. È un raggio di sole al 71esimo, sessant’anni dopo un Raggio di Luna. Così chiamavano Arne Selmosson, l’unico, fino a sabato, a segnare un gol, con entrambe…
Chi siamo
Il Catenaccio - Web Magazine Sportivo | Approfondimenti, statistiche, interviste, amarcord su tutto il calcio, italiano ed estero, e tutto lo sport! Ripartiamo in contropiede, dopo esserci chiusi e aver difeso, pronti ad andare in rete insieme a voi! Seguiteci per restare sempre aggiornati sul mondo dello sport!
Menu
Altro